Le Isole Orcadi

Le Isole Orcadi

Visitando l’Islanda ho incontrato le isole Orcadi!  E’ possibile?

Si è possibile!

Il motivo è perché la cultura Norrena, quella degli antichi norvegesi, quella di Odino, Loki, Thor, Freya, Fenrir e Midgarsorm il grande serpente che circonda Midgard il mondo degli uomini è pane comune nelle isole Orcadi perché l’arcipelago fu, fino al 1462, parte del regno Norvegese e pertanto Odino e compagnia erano di casa.

 

Ho incontrato Odino da adulto: non mi erano mai interessati i supereroi (quelli dei fumetti) e Odino e compagni li ho conosciuti l’anno scorso in Islanda.

Non ho amato gli dei nordici inizialmente: Odino è noioso con la sua passione di tutto sapere, tutto vedere, Thor è, tutto sommato, un palestrato bello ma.., Balter troppo bello, e Sif sciocchina. Chi mi ha ammaliato è stato Loki, intelligente e scaltro: mi ha portato alle saghe della mitologia norrena che mescolano tragedia, amore e verità e  cosi di saga in favola ho scoperto che sia le Shetland che le Orcadi sono nate dai disperati rigurgiti di dolore dell’enorme serpente figlio di Loki,  il serpente Midgarsorm.

 

La storia narra (Orkney Folk Tales) che sulle coste della Scozia un giorno arrivò il grande serpente Midgarsorm che si fermò sulla spiaggia ed iniziò a prtendere, o forse gli fu offerto spontaneamente, per cibarsi, ogni settimana, 7 vergini.

La cosa si protrasse per lungo tempo e nel paese non rimasero più giovinette né per andare spose ai ragazzi del loco né necessarie per placare la fame del serpente ed evitare disastri.

La unica vergine rimasta era la unica figlia del re. Lei propose di sacrificarsi e cercare di combattere l’ingordo serpente ma tutti si rifiutarono di farla partire sia perché figlia del re sia perché sarebbero rimasti senza un futuro re.

Assipattle, giovinetto tra lo sciocco e l’intelligente che tutti consideravano un poco scemo perché parlava di guerre, draghi, mostri e combattimenti trovò che quello era il suo momento e si offrì di salvare il paese affrontando il drago. Tutti lo derisero.

Lui decise di affrontare comunque il mostruoso serpente e si armò di una brace ardente e una lancia.

A bordo di una imbarcazione rubata alla guardia del re (la rubò dimostrando di avere furbizia) si introdusse nella pancia del serpente e, dopo aver operato un buco nel fegato dello stesso, collocò la brace direttamente nel fegato.

Il fegato prese fuoco e iniziò a creare dolore e bruciore, bruciore e dolore al serpente che per espellere quel male incommensurabile iniziò a tossire e sputare.

Tossisci e sputa, sputa e tossisci innanzitutto espulse tutti i denti dell’arcata superiore e questi divennero le isole Shetland, poi tossì fuori i denti inferiori e questi sono le isole Orcadi.

Il dolore non passava e alla fine, il serpente si inabissò per placare il suo dolore e non ricomparve mai più!

Assipattle fu acclamato eroe, sposò la figlia del re e da ragazzo sognatore divenne il Re, buono e giusto, del paese.

 

Ebbene non so se sia totalmente vero che le Orcadi siano i denti del serpente di certo so che sono incantevoli: ci sono arrivato una mattina di Luglio baciato dal sole (merce rara in quelle latitudini) e ne sono rimasto incantato.

Il traghetto (Northlink Ferries) parte da Scrabster e raggiunge l’isola maggiore (mainland) a Stromness dopo aver costeggiato alte scogliere su cui nidificano gabbiani, pulcinella di mare, cormorani e sule e attraversato mulinelli creati dalle acque del mare del nord (grigie) che si mescolano con quelle blu dell’oceano.

Entrare nella baia di Stromness è una esperienza indimenticabile: il cielo color blu china, il mare colore blu oltremare, il giallo, il lilla e l'arancio dei fiori ed i tanti verdi della terraferma uniti al grigio e al bianco delle case apre il cuore a tutti i naviganti.

Giungere a Kirkwall, la capitale, dopo aver costeggiato la baia di Scapa Flow ti fa entrare in un cosmo incredibile perché capisci che queste isole disseminate nel mare del Nord furono un importante anello di congiunzione culturale tra la cultura norrena e quella del sud del mondo (seppur a nord qui ti rendi conto che anche gli scozzesi appartengono, culturalmente, al sud del mondo).

A Kirkwall scopri che gli abitanti attendono con ansia un referendum che potrebbe annetterli alla Norvegia a cui si sentono molto legati e poi ti incontri con la cattedrale e non puoi non rimanere a bocca aperta per lo stupore: è un capolavoro d’arte e di bellezza in cui il vento ha creato ulteriore bellezza e le strade strette ricche di edifici storici ti accompagnano per tutto il giorno.

 

Le scogliere, le case, i resti paleolitici, le foche e le pulcinella di mare sono i compagni di viaggio e quando giungi al Ring of Brodgar allineamento circolare di monoliti circondati da un fossato ricco di erica fiorita…. 

Beh allora si che senti una carica di energia una forza magnetica che ti entra sottopelle e ti porta a dire : “io ho visitato queste meraviglie disseminate tra l’oceano Atlantico ed il mare del Nord e me ne andrò carico di energia”.

 

Quando il traghetto lascia Stromness volgi lo sguardo a ciò che lasci e un velo di tristezza scende e  si avviluppa sul tuo cuore!

Quale canzone migliore per ricordare questa energia se non un’aria dall’Opera Lohengrin (Wagner) quando la perfida Ortruda chiama gli antichi dei a darle la forza di vendicarli e dice a Lohengrin: “Vattene, superbo eroe, perch’io possa svelare con giubili chi fu a guidarti con la navicella! Imparate come si vendicano gli dei!” 

 

Nel caso interessi… leggi la trama di Lohengrin e conoscerai la fine della storia!

 

 

 

Bibliografia

T. Muir – Orkney folk Tales -  The History Press ed 2019