Capo Miseno e l'arcipelago flegreo

Capo Miseno e l'arcipelago flegreo

Il solo nome, arcipelago flegreo, mi intriga, stimola la mia fantasia.
Non so il perchè deve essere la parola arcipelago oppure flegreo ma quando li pronuncio o li scrivo mi viene voglia di partire, vedere, visitare, soprattutto quei luoghi!

Capo Miseno mi rimanda agli studi liceali: Enea che fugge da Troia e, nel suo lungo viaggio, doppia il capo e il suo trombettiere, Miseno, viene qui sepolto dopo aver sfidato Tritone.
Procida mi rimanda ai proci, gli indesiderati ospiti di Ulisse, che però non c'entrano nulla poichè, pare, il nome derivi da "prossima a Cuma"

Ischia: beh è isola di termalismo ridotta, un poco, a vacanza della terza età quando così non è (ma gli ischitani ne son contenti: con le terme e gli alberghi han costruito la loro fortuna)

Se poi proseguiamo ad esaminare la zona, beh Bacoli, i campi flegrei, Pozzuoli, il lago Lucrino il cui nome rimanda al lucrum (guadagno) poichè qui si allevava pesce, crostacei e molluschi, le stufe di Nerone e l'antro della Sibilla cumana mi portano dritto dritto sui banchi del liceo e sulla, ricchissima, storia della penisola italiana.

Di regola si visita Napoli e si tralasciano i campi flegrei e capo Miseno ed invece non si dovrebbe perchè sono terre bellissime: certo non ci sono i gioielli medioevali, rinascimentali, barocchi e impero del capoluogo ma ci sono meraviglie indiscusse e la vista sul golfo di Napoli, sul litorale cumano e sull'arcipelago flegreo è unico.

Andate e visitate.. ma proseguiremo nel racconto dei luoghi da visitare....